Free Software Foundation (FSF)

La Free Software Foundation (FSF) è un’organizzazione no-profit fondata nel 1985 da Richard Stallman, considerato il padre della filosofia  “Free  Software”.  Questa  dicitura non significa che il software sia gratis, bensì che il fruitore possa usarlo con maggiore libertà rispetto a quella offerta da un software proprietario. In particolare si parla di quattro libertà, e cioè:

  1. Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (libertà 0).
  2. Libertà di studiare come funziona il programma e di modificarlo in modo da adattarlo alle proprie necessità (libertà 1).
  3. Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo (libertà 2).
  4. Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti   in modo da permettere a tutta la comunità di trarne beneficio (libertà 3).

L’accesso al codice sorgente è un prerequisito per le libertà 1 e 3.

Nella filosofia FSF tutto il sofware dovrebbe essere liberamente distribuito (o meglio condiviso) con il codice sorgente e con tutte le libertà appena descritte. Il software proprietario non dovrebbe esistere.

Le licenze che si ispirano alla FSF sono spesso chiamate copyleft (in contrapposizione al copyright), e garantiscono libertà che sono l’esatto opposto  rispetto a quanto  previsto dal diritto d’autore.

La principale licenza software della FSF è la GNU GPL (General Public License) o semplicemente GPL. GPL garantisce le libertà previste dalla FSF ed impone che tutti i prodotti derivati da software libero vengano distribuiti con la medesima licenza,  al fine di evitare che un’azienda si appropri di un software libero.

GPLv2 è stata rilasciata nel 1991 mentre nel 2007 è stata approvata la GPLv3 con  l’obiettivo di migliorare la precedente versione e adeguarsi alle nuove leggi e  regolamenti. GPLv3 contiene inoltre clausole tese a combattere l’uso di restrizioni hardware che limitano le quattro libertà FSF.

Il kernel Linux utilizza la licenza GPLv2.