Getting to the command line

  • Accesso al sistema tramite la linea di comando

A differenza di quanto succede sui computer per uso personale, i sistemi server spesso supportano solo l’accesso tramite linea di comando attraverso la rete (quindi senza accesso fisico alla tastiera del server). In questi casi non c’è nessuna schermata introduttiva, ma il computer chiede direttamente nome utente e password:

computer login:

Assumiamo che “computer” sia il nome dell’host al quale vogliamo accedere.  Qui  bisogna inserire il nome utente e premere il tasto INVIO. Il computer successivamente chiederà la password:

Password:

Ora bisogna inserire la password. In questo caso non verrà mostrato niente a video, neanche gli asterischi.

Se nome utente e password sono corretti, il sistema consente l’accesso all’utente e fa partire la shell. A questo punto è possibile inserire i comandi e lanciare programmi. Dopo aver effettuato l’accesso, il sistema posiziona automaticamente l’utente nella  sua  “cartella home”, dalla quale sarà possibile navigare nei  file.

Per uscire dal sistema tramite shell basta usare il comando logout.

  • Terminale e shell

Anche dall’interno di un ambiente grafico Linux può servire far partire una finestra di terminale nella quale inserire comandi in una shell. In KDE su Debian, ad  esempio, c’è  una voce chiamata “Konsole (Terminal)” nello start menu sotto la voce “System”. La finestra di terminale è inoltre accessibile in molte distribuzioni cliccando con il tasto destro sulla scrivania, e poi sulla voce “Open Terminal”.

Il prompt della shell che viene presentato all’utente è solitamente composto dalla concatenazione del nome dell’utente, del simbolo @ (at), del nome della macchina, del simbolo : (due punti) e della directory nella quale ci si trova. Per brevità, all’interno degli esempi presenti in questo libro useremo il simbolo $ (dollaro) come abbreviazione per identificare il prompt dell’utente normale (senza privilegi di amministrazione).